Fondata da cinque persone nel 1961, l’associazione Òmnium Cultural, dopo essere stata per la Catalogna un referente culturale è diventata soggetto politico attivo.
Alla festa per i cinquant’anni dell’ente, l’11 luglio scorso, la sua presidentessa Muriel Casals ha presentato i nuovi obiettivi dell’associazione: indipendenza culturale, indipendenza fiscale e diritto di decidere per il proprio futuro.
Non poca cosa, tenendo presente che questi sono argomenti che dovrebbero essere proposti a livello parlamentare, i deputati infatti erano presenti con applausi e pacche sulle spalle ma ormai la politica attiva la fanno altri e altrove, nelle piazze e in borsa.
Con la capacità di mobilitazione dimostrata e questo programma per il futuro, l’Òmnium si è messa di nuovo in prima fila: “A volte, la gente corre più della storia” ha dichiarato la Casals.
C’era tutta la società catalana e la presenza di Pep Guardiola che, secondo la stampa, è la vera prova che il centro ideologico del dibattito in Catalogna va verso l’autodeterminazione.
Questo per dimostrare che lo sport è politica, quella vera, non di chi scende in campo per non andare in galera.
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Catalogna oggi e forever.
Benvingut,
Pere