L’azzurro del PP tinge tutti gli spagnoli, tranne i baschi e i catalani che, grazie ai rispettivi partiti indipendentisti sono l’ultimo baluardo del pluralismo che non sia bipolare.
Molti li hanno immaginati come Asterix e Obelix circondati dai romani.
Come previsto il Partido Popular ha sfondato su tutta la linea, o quasi.
Il PSOE ha pagato una congiutura mondiale ma Zapatero ha contribuito largamente alla disfatta applicando una politica di destra contro il proprio stesso programma: diminuzione di stipendi pubblici, riforma delle pensioni e riforma del lavoro non concordata coi sindacati.
In Catalogna i deputati socialisti sono diminuiti da 25 a 14 – perdendo qualcosa come 770 mila voti – mentre la federazione catalana del PP ha aumentato i suoi rappresentanti a Madrid da 8 a 11.
L’azzurro del PP tinge tutti gli spagnoli, tranne i baschi e i catalani che, grazie ai rispettivi partiti indipendentisti sono l’ultimo baluardo del pluralismo che non sia bipolare.
Lo slogan che circola è: “lo tsunami azzurro si ferma in Catalogna”. Anche i paesi baschi però – con la coalizione independentista AMAIUR e il Partito Nazionalista Basco – resistono all’onda.
In oltre trent’anni di democrazia è la prima volta che la coalizione CIU ottiene la maggioranza a tutti i livelli: dal comune di Barcellona, al Parlament di Catalogna fino a superare i socialisti come numero di rappresentanti al Congreso de los Diputados di Madrid. E lo fa in piena crisi econòmica e nonostante una politica dura e molto contestata.
Esquerra Repúblicana de Catalunya – ERC – si salva in extremis dalla gravissima crisi interna e mantiene tre deputati che a parole del suo presidente, il professore di storia Oriol Junqueras, a Madrid saranno come i trecento spartani alle Termopili.
Ottimo il risultato di Iniciativa per Catalunya Verd/Esquerra Unida i Alternativa che passa da uno a tre deputati e raccoglie le perdite dei socialisti soprattutto come rappresentanza di un’ideale di sinistra opposto a quello conservatore di governo di Convergència i Unió.
A differenza dello stato spagnolo dove maggioranza e opposizione saranno PP e PSOE, nella comunità catalana la partita sarà condotta da partiti che hanno identita opposta ma propria, diversa da quella di Madrid.
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