Emigdi Subirats i Sebastià

Lletres ebrenques

1 de març de 2013
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Dreço la vida entre el do ebri de les mans (53)

IL Duomo

Amo la natura sempre,
sua bellezza senza finale.
Guardo i museu dei corpi belli
e il Duomo di Firenze grandioso,
e cerco d’incontrare
– ho bisogno – di sapere
quell’arte così bello,
che i miei occhi non possono guardare
fa male agli occhi ammalati- .
Faccio un viaggio per gli Alpi
alti, dove mi sento piccolissimo
e mi convincio, che siamo niente
gli umani, ma possiamo
amare la bellezza ideale,
ma l’intelligenza non è il mondo.

 Sono sposato

Io sono uno sposato felice
che abita come un poeta
con i suoi canti
pieni di passione e amore.
Di questa poesia
mi resta
tutto un mondo di piacere.
Io conosco l’amore
è  mio meglio amico
che viene
là dove existono
i cuori inamorati e forti
che non vivono di lamento accecato.
Io amo
lo so, lo sento, lo dico.
Non posso finere la passione.
È una fantasia,
un vero giro di un sorriso.
Vado al cielo.
Volo, lavoro, canto
al piú pazzo amore. 
Chiudo gli occhi
per guardare un fiumen calmo
e bambini nuotando e gridando.
La sua felicità è vera
…come infinito è  mio amore.

 

Contadino

Sono un contadino povero,
non so leggere e non scrivo,
lavoro di sole a sole
tra un fiore e un olivo,
e non riposo per godere
di un tempo cattivo.
Se non piove, niente a fare.
Pocche lire e la fame viene;
se piove troppo, lo stesso.
Questo è  mio destino!

Non nascera un fiumen
nel lontano cielo del lamento.

Amo la terra, lavoro tanto.
Vado in campagna fino serata,
fino che il sole spare
e torno a casa per sognare
una vita piú calma

Non si vede piú il mondo
nello spazio nero infinito
di un cuore fantasioso e imperfetto.

Mi sveglio ogni notte con una canzone
che fa mio cuore piangere
e faccio mio lavoro
oggi, ieri e sempre piú.

Torna la luce con i suoi canti
con un bello poema dell’aria
di un mare e un fiumen
che amano il paesino.

 

Mi guida

Mi guida uno strano desiderio
di litigare per tutto quello bello o brutto.
Non sono ne pazzo ne tranquillo.
non ho ragione di niente.
solamente cerco la felicità,
acquistare il mondo ideale.
Non so cosa devo fare?
E forse mi svaglio quando
accetto scuse, ma voglio finire
per sempre le bugie.
Ho bisogno della bella onestà.

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