Gemma Pasqual i Escrivà

@GemmaPasqual

La meva primera ressenya en italià!

La meva primera ressenya en italià de
Llàgrimes sobre Bagdad, tot i que el llibre encara no ha sortit. És del 2009
del diari Il Domani, però m’he assabentat ara. I em fa molta il·lusió
compartir-ho amb vosaltres.

més…

Racconta la guerra ai suoi coetanei ma in
Italia è inedito

 

Occhi di ragazzina a Baghdad

 

Quando hai finito di leggerlo – purtroppo
ancora in lingua spagnola perché nessun editore italiano, almeno fino a questo
momento, ne ha scoperto la bellezza ed ha deciso di pubblicarlo in Italia –
questo romanzo di Gemma Pasqual i Escrivà, “Llagrimas sobre Bagdad”
ti tornano a mente quei versi bellissimi di Pablo Neruda: “venite a vedere
il sangue in strada a Madrid/Erano tanti, gente comune/La pura e semplice
umanità/Che cominciava un altro giorno qualunque/Giorni di sogni di lavoro e
speranze/Senza sapere che la volontà assassina di qualche mercante/Avesse
deciso che finisse là/Avesse deciso che doveva finir là”. Perché questo
romanzo per ragazzi, dedicato alla guerra in Iraq vista attraverso gli occhi di
una tredicenne di Bagdad, e raccontata ai suoi coetanei occidentali,?
struggente, pur nella semplicità della sua trama. Bagdad, primavera del 2003. I
cannoni di guerra minacciano la città. Erfan, ragazzina di tredici anni,
impersona le emozioni di tutti e di tutte. La sua unica passione è ballare,
“Il lago dei cigni”: lei sogna di diventare la Pavlova irachena. Vive
felice in famiglia, con i genitori, Bibi e la sorella minore Mawi. La guerra
arriva come un terremoto, e sconvolge la sua vita tranquilla. Fine delle
illusioni, Erfan è trasportata in un’altra realtà, dove la povertà è di casa:
sanz’acqua, senza luce, con una sola priorità, sopravvivere. Erfan impara a
resistere in questa nuova vita. Con il poco che trova in famiglia comincia a
fare succhi di frutta, e insieme ai suoi compagni va a venderli per le strade
del quartiere. Scopre l’importanza delle piccole cose, dell’amore. Imparerà a
non perdere la speranza: il suo Paese ritroverà la pace, e lei tornerà a ballare.
Perciò: “venite a vederlo il sangue in strada a Bagdad…”

http://issuu.com/ildomani/docs/03022009

http://www.gemmapasqual.cat/llibres/36-llibres/71-llagrimes-sobre-bagdad.html



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