Iraq. Paese dilaniato dalle bombe, una bambina, Erfan, sognava di fare la ballerina da grande. “La Ballerina di Baghdad” romanzo tenero e delicato di Gemma Pasqual Escrivà pubblicato nel 2010 dalla San Paolo edizione. Questo testo è stato oggetto di una rilettura con gli occhi di una coetanea della protagonista, Giulia Buccoleri.
(UMDI UNMONDODITALIANI) Probabilmente vi sembrerà strano perché la storia è molto triste … ma vorrei tanto vivere in questo libro ed essere l’amica del cuore di Erfan, una ragazzina irachena che sogna di diventare una grande ballerina classica come il suo idolo, Anna Pavlova: ora vi spiego il perché. La storia si svolge a Baghdad, la capitale dell’Iraq, durante la guerra del 2003 tra l’esercito iracheno e quello degli Stati Uniti d’America.
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Mi sono affezionata alla protagonista, perché anche io, come Erfan, avevo iniziato a dedicarmi a 5 anni alla danza classica, ma al contrario di lei, non avevo amore ed entusiasmo e così, dopo pochi anni, ho abbandonato. Lei invece ha una grande passione per la danza e la guerra, arrivata all’improvviso nella sua vita, le ha tolto, oltre ai sogni, anche la serenità: è rimasta senza papà e ha dovuto diventare grande improvvisamente, costretta a vivere nella povertà e nella sofferenza. Prima di leggere questo libro, non mi ero accorta di quanto la guerra fosse orribile, soprattutto se vista
con gli occhi di una ragazza di circa la mia età. Vorrei essere l’amica
del cuore della protagonista del libro, conoscerla e starle accanto nei
momenti di bisogno, io che ogni giorno do poca importanza a tutte
quelle cose che mi sembrano banali e che difficilmente riesco a
rinunciare a quello che voglio. Cosa darei per poter cambiare il finale del libro e riuscire a salvare Erfan dal suo sfortunato destino! La porterei con me in Italia per offrirle lapossibilità di realizzare il suo grande sogno: diventare una stella della Scala di Milano, come Carla Fracci, ricevere fiori e applausi dal pubblico di tutto il mondo e ballare in tutti i più importanti teatri. Lei in cambio mi darebbe certamente molto di più.
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